Il 29 febbraio a Foggia, il 1 Marzo in tutta Europa:
la lotta contro questo sistema non ha confini
e si tinge di tutti i colori
Associazione Rurale Italiana, SOS Rosarno, Mani e Terra cooperativa sociale onlus aderiscono alla manifestazione di Foggia del 29 febbraio prossimo, indetta dalle realtà locali di movimento in occasione della mobilitazione internazionale del 1 marzo.
http://blog.scioperosociale.it/sciopero-sociale-a-foggia-incrociamo-le-lotte-apriamo-i-confini/
Riprendiamo dal comunicato del Laboratorio Politico PRO/Fuga:
“Dobbiamo unirci attorno a parole d’ordine condivise: diritto alla casa, diritto allo studio, salario minimo, reddito di base incondizionato, permesso di soggiorno europeo. Esprimere con forza la nostra contrarietà a qualsiasi progetto di devastazione ambientale in nome dello sviluppo e opporci fermamente al Trattato di libero scambio delle merci tra Europa e USA (TTIP) che favorisce i profitti delle multinazionali a discapito dei diritti dei popoli.”
A queste parole d’ordine, come contadini, ci permettiamo di aggiungere diritto alla terra e alla libertà di produrre e scambiare al di fuori delle regole e dei condizionamenti del mercato oligopolistico dominante.
Ancora solidarizziamo con i braccianti di foggia, insieme agli organizzatori della manifestazione che scrivono:
“L’annuncio del Presidente della Regione Puglia di sgomberare gli insediamenti dei braccianti (i ghetti) senza offrire soluzioni dignitose dal punto di vista abitativo (ancora tendopoli e container? no, grazie!), e soprattutto senza ascoltare le istanze di chi quei luoghi li vive e sulle cui vite incideranno le decisioni “governative”, ci impone una riflessione su ciò che accade sui nostri territori in termini di regime dei confini e governo della mobilità che altro non sono che l’altra faccia delle politiche di austerity, leva fondamentale attraverso cui precarizzare tutto il lavoro.
Il tentativo di assolvere ancora una volta la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), le Organizzazioni dei Produttori (OP) e i sindacati confederali dalle responsabilità che hanno nel mantenimento dello status quo nei rapporti di sfruttamento dei braccianti agricoli è stato accolto da mobilitazioni sociali importanti che hanno rotto il racconto di un settore tenuto in scacco dal caporalato come se questo fosse un corpo estraneo ai processi economici relativi all’industria agro-alimentare.”
Crediamo che i contenuti di sovranità alimentare, sociale, economica e territoriale, condivisi in un recente incontro tra Associazione Rurale Italiana e realtà contadine del meridione, siano rappresentati dalla piattaforma della manifestazione di Foggia.
In nome di questi principi, continuamente vilipesi da politiche governative esemplificabili in due momenti emblematici come la svendita delle terre demaniali e la ratifica del nefasto TTIP, condividiamo la necessità di far sentire forte la voce dell’opposizione sociale a queste politiche. L’occasione della visita del Ministro Martina in quella città, uno dei luoghi simbolo del supersfruttamento bracciantile, non può essere un momento di celebrazione retorica dell’agricoltura di qualità, ma di presa di atto da parte del Governo della totale insufficienza delle politiche messe finora in campo per la promozione diritti dei lavoratori agricoli autoctoni o migranti e dell'agricoltura agroecologica e solidale.
Per questo aderiamo alla manifestazione del 29. Come contadini e costruttori dell’alternativa a partire da un’economia senza padroni, usurpatori, speculatori, precarietà e sfruttamento.
Associazione Rurale Italiana; SOS Rosarno; Mani e Terra Cooperativa Sociale Onlus