Ai Ministri della Repubblica, ai presidenti delle Camere, alle istituzioni europee, alle organizzazioni internazionali

A cadenza ormai quotidiana la cronaca racconta la tragedia che continua a consumarsi nel mezzo del confine blu: il Mar Mediterraneo.
Proprio in queste ore arriva la notizia di centinaia di cadaveri raccolti in mare, ragazzi, donne e bambini rovesciati in acqua dopo l’incendio scoppiato a bordo di un barcone diretto verso l’Europa.
Si tratta di richiedenti asilo, donne e uomini in fuga da guerra e persecuzioni, così come gli altri inghiottiti da mare nel corso di questi decenni: oltre 20.000.

Lo spettacolo della frontiera Sud ci ha abituato a guardare l’incessante susseguirsi di queste tragedie con gli occhi di chi, impotente, può solo sperare che ogni naufragio sia l’ultimo. Come se non vi fosse altro modo di guardare a chi fugge dalla guerra che con gli occhi di chi attende l’approdo di una barca, a volte per soccorrerla, altre per respingerla, altre ancora per recuperarne il relitto.
Per questo le lacrime e le parole dell’Europa che piange i morti del confine faticano a non suonare come retoriche.

...

Alle Istituzioni italiane, ai Presidenti delle Camere, ai Ministri della Repubblica, chiediamo di farsi immediatamente carico di questa richiesta.
Alle Istituzioni europee di mettersi immediatamente al lavoro per rendere operativo un canale umanitario verso l’Europa.
Alle Associazioni tutte, alle organizzazioni umanitarie, ai collettivi ed ai comitati, rivolgiamo l’invito di mobilitarsi in queste prossime ore ed in futuro per affermare
IL DIRITTO D’ASILO EUROPEO

http://www.meltingpot.org/Appello-per-l-apertura-di-un-canale-umanitario-fino-all#.UlqOMRBMGdk

Domenica, 13 Ottobre 2013 12:10

Comunicato di alcuni lavoratori agricoli della Provincia di Potenza

 

Siamo una rappresentanza di lavoratori agricoli, italiani ed immigrati, che vivono e lavorano in diverse zone della Provincia di Potenza. Viste le difficili condizioni di lavoro e di vita in cui ci troviamo e l’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni abbiamo deciso di rappresentarci autonomamente.

Vogliamo affermare l’importanza del nostro lavoro per il mantenimento dell’agricoltura di questo territorio. Chiediamo l’attenzione delle istituzioni locali (Regione, Provincia e Comuni) e l’intervento del Prefetto su alcuni punti per noi molto importanti:


  •           Il lavoro nero. I datori di lavoro ci fanno lavorare senza contratto o con falsi contratti. Quando i contratti sono “regolari” registrano solo poche giornate e non versano i contributi di tutte le giornate realmente lavorate. Per questo non possiamo avere la disoccupazione agricola e non possiamo rinnovare i nostri permessi di soggiorno. Anche noi vogliamo pagare le tasse e avere i nostri diritti di lavoratori!
  •        Lo sfruttamento lavorativo. Il nostro lavoro in realtà viene pagato “a cottimo” (a cassone di pomodori) e non a giornata. Per questo siamo costretti a lavorare moltissime ore al giorno e a rovinarci la salute. Chiediamo che si rispetti il contratto provinciale del lavoro. Chiediamo che ci siano liste ufficiali per l’impiego. I datori di lavoro devono assumere regolarmente i lavoratori iscritti nelle liste.

  •          Le nostre condizioni abitative. Le paghe sono molto basse, le giornate di lavoro non sono mai sicure e non ci sono mezzi pubblici di trasporto. Per questo viviamo in casolari abbandonati, lontani dai paesi e vicini alle campagne in cui lavoriamo, e privi di tutti i servizi primari (acqua corrente, fogne, elettricità e riscaldamento). Senza residenza non possiamo rinnovare il permesso di soggiorno. Vogliamo vivere in case dignitose.

  •          I mezzi di trasporto. Senza trasporti pubblici non possiamo arrivare nei paesi e non possiamo avere i servizi di base: andare all’ospedale, alla posta o comprare cibo e medicine.

  •       L’apprendimento dell’italiano per i lavoratori stranieri. Benchè lavoriamo e viviamo in Italia da diverso tempo, il nostro isolamento ci impedisce di familiarizzare con l’italiano, cosa che limita il nostro inserimento sul territorio.

 

CHIEDIAMO RISPOSTE CONCRETE PER METTERE FINE A QUESTA SITUAZIONE INACCETTABILE.

PER QUESTO, CHIEDIAMO L'APERTURA DI UN TAVOLO TECNICO PERMANENTE CON LE ISTITUZIONI LOCALI.

 

www.campagneinlotta.org

Comunicato di alcuni lavoratori agricoli della Provincia di Potenza.

Sabato, 05 Ottobre 2013 06:39

E' morto Osvaldo Pieroni.

Molti di noi hanno avuto modo di conoscerlo animando il movimento NoPonte  e durante la lotta contro l'inceneritore di Gioia Tauro, cui si è dedicato con passione militante condividendo con noi impegno, energie e competenze.

E' stato ancora con noi nella lotta contro il rigassificatore, tra la la Piana e Reggio Calabria: lotta da cui non lo aveva allontanato neppure la tremenda malattia che lo ha ucciso.


Immaginiamo che la stessa determinazione e la stessa passione gli siano state compagne di lavoro e di vita, e questa convinzione è la misura di quanto pesi e quanto peserà la sua scomparsa.

 

http://www.terrelibere.org/autore/Osvaldo%20Pieroni

 

Africalabria, donne e uomini senza frontiere, per la fraternità

SOS Rosarno

 

Domenica, 29 Settembre 2013 14:03
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