AVEVAMO PENSATO DI SCRIVERE UN NOSTRO COMUNICATO,
MA ABBIAMO DECISO CHE LA COSA PIU' SENSATA E' LASCIAR
PAROLA A CHI VIVE SULLA PELLE QUESTO ENNESIMO
EPISODIO REPRESSIVO.
RINNOVANDO IL NOSTRO SOTEGNO E AFFETTO A TUTTO IL MOVIMENTO E IN PARTICOLARE AL NOSTRO SOCIO E COMPAGNO FRANCO... pubblichiamo il comunicato di RiMake-Communia (per esteso all'interno)
Il 25 febbraio 2012 in Val di Susa si svolge una grande manifestazione popolare No Tav. (...)
Anche da Milano, dalla Stazione Centrale parte un treno carico di centinaia di manifestanti, giovani e meno giovani, lavoratori, militanti sindacali, appartenenti ad associazioni ambientaliste, centri sociali, comitati di sostegno ai No Tav, studenti. (...)
Ed oggi che accade? Qualche mese fa a due compagni di Milano, presenti a quella manifestazione, Dario del collettivo Ri-Make/Communia Network e Franco del collettivo Sos Rosarno viene notificata una comunicazione giudiziaria da parte della Procura torinese per i “fatti di porta Nuova”, con imputazioni piuttosto pesanti: resistenza aggravata, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio. (...)
Ancora oggi per noi si parte e si torna insieme.
Dalla Val di Susa a tutti i luoghi in cui si lotta e si resiste contro le ingiustizie e l’esclusione sociale, contro lo sfruttamento e tutte le oppressioni., contro la devastazione dell’ambiente e dei territori nei quali viviamo.
Qualcuno ha scritto che Domenico Luppino, animatore e leader della cooperativa sociale Giovani In Vita, deve morire.
La scorsa mattina, in un pannello con su disegnata una croce affisso all'ingresso di uno dei fondi gestiti dalla cooperativa, con una croce in legno attaccata insieme. Dopo il furto di un trattore e altri "segnali"... (...................)
Non capisce, chi ha scritto quella cosa, che Luppino, Giovani In Vita, noi - azzardiamo a scrivere - e tutti quelle e tutte quelle che vogliono cominciare a vivere, in questa terra, e creare possibilità di nuova vita, devono fare finta che lui non esiste, che loro non esistono, per certi versi, e riprendersi la libertà e la dignità, affermare i propri diritti e conquistare il proprio futuro, senza chiedere permesso. E così riprendersi la vita. Altro che morire...
Lunga strada, Giovani In Vita, siamo con voi.
per conoscerli: http://www.giovaninvita.com/